La scuola palatina
Carlo Magno diede vita ad un fenomeno chiamato rinascita carolingia.
Secondo Magno era fondamentale che tutti i popoli conquistati fossero accomunati da un'unica lingua, dagli stessi costumi e da un'unica religione, per questa ragione chiede alla chiesa di organizzare un'istruzione anche per gli uomini liberi e non solo per i chierici. Nel 782 egli incaricò Alcuino di York (colto, anglosassone) di insegnare presso la sua corte, ad Aquisgrana la Schola palatina, scuola destinata ai figli della nobiltà laica.
Secondo Alcuino, il programma didattico della scuola era il seguente:
- Istruzione primaria, insegnamento lettura e scrittura (minima conoscenza latina) introduzione alla comprensione delle Sacre Scritture.
- Istruzione di un livello superiore; arti del trivio e del quadrivio.
- Un livello ancora superiore, con lo studio della filosofia e la conoscenza approfondita delle Sacre Scritture.
Con l'Esortazione generale, Carlo Magno prevede la fondazione di scuole monastiche e presbiteriali, sia per i chierici che per i laici.
Dopo la morte di Carlo, il nipote Lotario I estese a tutte le scuole urbane il modello degli studi classici della scuola palatina (825.)
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