mercoledì 14 marzo 2018

EDUCAZIONE ELLENISTICA

L'educazione nell'età ellenistica 
L'ideale della vita ellenistica è quello di una vita contemplativa, dove la creazione di un grande impero non permette più di sentirsi cittadini, ma ciascuno diventa suddito.
Grazie a questo ideale ci fu la diffusione della vita pratica e la ricerca di indicazioni etiche che ti permettono di vivere al meglio la vita personale. Ciò è evidente nelle principali scuole ellenistiche, come l'epicureismo e lo stoicismo, alla figura del sapiente va a sostituirsi quella del saggio, colui che sa affrontare le difficoltà della vita. Si sviluppa anche la figura del sapiente specializzato, che si occupa del processo di specializzazione e della separazione del sapere. In questo periodo continua la formazione dell'uomo colto di stampo umanistico e di quello scienziato specialista. 
Nell'età ellenistica due istituzioni simboliche sono la Biblioteca di Alessandria e il Museo di Alessandria. Uno dei personaggi riconducibile a quest'epoca è Plutarco: uomo di cultura greco, scrisse l'opera "le Vite Parallele" in cui stabilisce un parallelo tra le vicende biografiche di un greco e un romano. Il tema della virtù non viene più proposto astrattamente ma tramite esempi concreti forniti da biografie di personaggi illustri. Non con certezza, è attribuita a Plutarco anche una seconda opera dedicata all'educazione: "De liberis educandis" all'interno della quale si ripropone l'importanza delle arti liberali. 
Contro le arti liberali troviamo Sesto Empirico, rappresentante del scetticismo, egli riteneva che l'apprendimento fosse possibile solo attraverso l'esperienza diretta.

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