Il monachesimo occidentale
Dopo l'editto di Milano e quello di Tessalonica, il cristianesimo assunse una grande importanza. Dal V-VI secolo la chiesa iniziò a fornire l'istruzione. Una delle correnti più celebri, fu il monachesimo. Chi sceglieva di diventare monaco, decideva di allontanarsi dalla vita per concedersi alla solitudine. Poco a poco il monachesimo divenne una comunità con delle regole.
Benedetto da Norcia, fondò nel 529 il monastero monachesimo. Secondo una sua idea, il monaco doveva dedicare la vita ai lavori manuali, ai quali alternavano la preghiera e i lavori intellettuali ( copiatura testi sacri)
I monaci conferivano molta importanza ai testi e alla conservazione della cultura occidentale.
All'interno del libro Regula Magistri egli spiega i principi pedagogici necessari per l'educazione nelle scuole monastiche.
Cassiodoro fondò il monastero del Vivarium, in Sicilia, fondato prevalentemente per imparare la trascrizione. Nelle istruzioni delle "lettere sacre e profonde" egli divise le sette arti liberali in trivio e drivio, mentre nell'opere "Lettere varie" riprende i principi di Cicerone.
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